Infatti, questi macchinari, oltre ad iniziare a meccanizzare e rendere più facile il lavoro del Fornaio del Sud Italia, dove questi tipi di pane sono più diffusi, hanno permesso all’azienda di affrontare i mercati esteri dove il pane di grosso formato era già una produzione consolidata (basti pensare al “Pan Carrè” o “Tin Bread” come è chiamato nei paesi di lingua inglese). La Spezzatrice volumetrica ha poi permesso di iniziare la fase della produzione di linee automatiche che oggi vede Sottoriva come leader di mercato, ripagando l’azienda del grande lavoro fatto negli anni.